Anche Puglia ed Emilia Romagna in anticipo con la vendemmia
La vendemmia anticipata non riguarda solo la Sicilia, ma sta coinvolgendo anche altre regioni italiane come la Puglia ed l’Emilia Romagna. Il motivo di questa anticipazione è da ricercarsi nelle condizioni climatiche estreme che stanno caratterizzando l’anno in corso, con siccità e caldo torrido che stanno mettendo a dura prova i viticoltori di queste regioni. […]

La vendemmia anticipata non riguarda solo la Sicilia, ma sta coinvolgendo anche altre regioni italiane come la Puglia ed l’Emilia Romagna. Il motivo di questa anticipazione è da ricercarsi nelle condizioni climatiche estreme che stanno caratterizzando l’anno in corso, con siccità e caldo torrido che stanno mettendo a dura prova i viticoltori di queste regioni.
In Puglia, la vendemmia è iniziata addirittura con due settimane di anticipo rispetto agli anni precedenti. Le alte temperature hanno causato ustioni sui grappoli, ma nonostante tutto la qualità dell’uva rimane alta. Tuttavia, si prevede una leggera riduzione della produzione rispetto agli anni passati, a causa dei costi elevati legati all’irrigazione d’emergenza.
Anche in Emilia Romagna la situazione non è differente: la vendemmia è partita in anticipo e potrebbe essere influenzata negativamente dagli eventi climatici avversi. Nonostante ciò, si stima una crescita del 10% della produzione rispetto all’anno scorso. La raccolta anticipata coinvolge soprattutto i vitigni a bacca bianca, ma potrebbero esserci ripercussioni anche sui vitigni a bacca rossa se le temperature continuassero a salire.
Il vero ostacolo in queste regioni è la crisi idrica, che si aggiunge ai problemi legati al cambiamento climatico. Le riserve d’acqua scarseggiano e la necessità di irrigazioni di soccorso pesa sui conti dei viticoltori. In Emilia Romagna, si aggiungono anche le preoccupazioni legate alle malattie della vite e all’aumento dei costi di produzione.
Confagricoltura Emilia Romagna mette in luce la necessità di un cambiamento strutturale per garantire la sostenibilità del settore vitivinicolo. La crisi climatica potrebbe essere un monito per rivedere e ottimizzare le pratiche del settore e renderle più adatte alle nuove esigenze imposte dai cambiamenti climatici in corso. Speriamo che queste difficoltà possano portare a una maggiore consapevolezza e azioni concrete per affrontare le sfide del futuro nel settore vitivinicolo.