Consorzio Asti Docg rivela le sue nuove stime
Il Consorzio Asti Docg ha presentato le stime per la vendemmia del Moscato bianco, prevedendo una buona qualità e un aumento del 12% del raccolto rispetto allo scorso anno. Questa previsione è stata resa nota durante una conferenza stampa a Palazzo Gastaldi (AT), dove è stato sottolineato l’importante ruolo del vitigno Moscato Bianco nella Docg […]
Il Consorzio Asti Docg ha presentato le stime per la vendemmia del Moscato bianco, prevedendo una buona qualità e un aumento del 12% del raccolto rispetto allo scorso anno. Questa previsione è stata resa nota durante una conferenza stampa a Palazzo Gastaldi (AT), dove è stato sottolineato l’importante ruolo del vitigno Moscato Bianco nella Docg piemontese rappresentata dal Consorzio.
Secondo la relazione tecnica del responsabile del Laboratorio del Consorzio, Guido Bezzo, la vite nel 2024 non ha subito problemi di stress idrico e le precipitazioni piovose sono state superiori rispetto all’anno precedente. Ciò ha permesso ai vigneti di non accusare fenomeni di appassimento dell’uva e di presentare uno stato fitosanitario buono.
Dal punto di vista qualitativo, il contenuto zuccherino delle uve di Moscato annata 2024 si attesta sui valori ottimali per il raggiungimento del picco aromatico varietale. Anche la componente acida e quella aromatica sono state valutate positivamente.
Le previsioni per la vendemmia indicano un raccolto leggermente al di sotto del milione di quintali, con un ritorno al disciplinare produttivo in termini di resa media per ettaro che si avvicina ai 100 quintali. L’andamento del mercato nel primo semestre dell’anno per l’Asti Docg si è mantenuto stabile, con la denominazione che rappresenta una media produttiva equivalente a 90/100 milioni di bottiglie l’anno e un vigneto di circa 10 mila ettari.
Il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno, ha sottolineato l’importanza di mantenere la stabilità negli volumi senza compromettere il valore, in un mercato sempre più competitivo a livello globale. Le vendite della denominazione in Italia e all’estero hanno registrato un tendenziale dei volumi commercializzati in aumento.
Il mercato del Moscato bianco si conferma in equilibrio, con una crescita delle vendite in Asia e nell’Est Europa, mentre le Americhe e l’Asia hanno subito un calo. Il Consorzio Asti Docg ha inoltre pianificato progetti promozionali per 1,5 milioni di euro per supportare la commercializzazione del prodotto sui mercati internazionali.
In conclusione, il Moscato bianco si conferma un vino importante per il territorio piemontese, con buone prospettive di crescita e un’attenzione particolare verso mercati emergenti. Il Consorzio Asti Docg si impegna a promuovere e valorizzare il prodotto per mantenere la sua posizione di rilievo nel panorama vinicolo internazionale.