Il governo pianifica il divieto di fumare nei giardini dei pub
Il governo del Regno Unito sta prendendo in considerazione l’estensione del divieto di fumare a spazi all’aperto, inclusi piccoli parchi, discoteche e persino giardini dei pub. Le misure proposte, trapelate da The Sun, vedrebbero il nuovo governo laburista di Sir Keir Starmer vietare di accendere una sigaretta in molti altri luoghi, come terrazze dei ristoranti, […]
Il governo del Regno Unito sta prendendo in considerazione l’estensione del divieto di fumare a spazi all’aperto, inclusi piccoli parchi, discoteche e persino giardini dei pub.
Le misure proposte, trapelate da The Sun, vedrebbero il nuovo governo laburista di Sir Keir Starmer vietare di accendere una sigaretta in molti altri luoghi, come terrazze dei ristoranti, giardini dei pub e fuori dagli stadi sportivi. Anche il vaping, praticato da circa un ottavo della popolazione adulta del Regno Unito secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane (HMRC), potrebbe essere limitato come parte della legislazione.
La severità della proposta può essere vista come un’estensione dell’impegno del manifesto laburista di continuare i piani dell’ex primo ministro Rishi Sunak di rendere completamente illegale la vendita di tabacco per tutti coloro nati nel 2009 o successivamente.
Le figure del servizio sanitario hanno accolto positivamente i piani. La direttrice della politica della NHS Confederation, la dottoressa Layla McCay, ha dichiarato alla BBC Radio 4: “[Il fumo] è assolutamente la sfida sanitaria del nostro tempo. È la principale causa di malattie prevenibili nel Regno Unito, quindi siamo incoraggiati a vedere che si stanno compiendo progressi e che l’intenzione è quella di affrontare uno dei principali fattori di disuguaglianza sanitaria in Gran Bretagna.”
Secondo i dati del 2019 pubblicati dall’European Respiratory Journal, 73.000 membri del personale della NHS sono fumatori. Mentre gli ospedali hanno già zone senza fumo attorno alle strutture, la legislazione trapelata prevederebbe che si estendessero ai marciapiedi vicini.
Non tutti però accolgono con favore la notizia del divieto. Michael Kill, CEO della Night Time Industries Association (NTIA), ha suggerito che le misure potrebbero avere gravi impatti sulle libertà personali di molti britannici: “Questo solleva la domanda cruciale: siamo sull’orlo di diventare uno stato nanny? Cosa verrà dopo? Anche se queste misure potrebbero giustamente essere guidate da considerazioni di salute pubblica, rischiano di dividere le opinioni e imporre un altro onere regolamentare a imprese che già affrontano sfide considerevoli.”
Kate Nichols, direttore generale del UKHospitality, ha suggerito che il divieto causerebbe “gravi danni economici ai locali di ospitalità”: “Questo divieto non riguarderebbe solo pub e discoteche, ma anche hotel, caffè e ristoranti che hanno investito significativamente in buona fede in spazi all’aperto e continuano a fronteggiare sfide finanziarie.”
In definitiva, la proposta di estendere il divieto di fumo anche agli spazi all’aperto potrebbe avere conseguenze significative per diversi settori e per il tessuto sociale britannico nel suo complesso. La discussione e il confronto tra il governo e le parti interessate saranno essenziali prima che qualsiasi nuova legislazione venga introdotta.