Il lato lontano del mondo: i nuovi orizzonti del vino cileno
Il Cile è un paese di estremi, da nord a sud si estende per oltre 4.300 chilometri, offrendo una vasta gamma di condizioni climatiche ideali per la produzione di vino. Louis Thomas ha viaggiato attraverso il Cile per scoprire come viticoltori e produttori di vino stiano lottando e collaborando con gli elementi naturali per creare […]
Il Cile è un paese di estremi, da nord a sud si estende per oltre 4.300 chilometri, offrendo una vasta gamma di condizioni climatiche ideali per la produzione di vino. Louis Thomas ha viaggiato attraverso il Cile per scoprire come viticoltori e produttori di vino stiano lottando e collaborando con gli elementi naturali per creare nuovi orizzonti nella produzione vinicola.
Partendo dalla capitale Santiago, con le palme che si stagliano contro lo sfondo imponente delle Ande, si può già percepire che si tratta di un paese dalle sfaccettature uniche. I viticoltori del Cile stanno sfruttando le opportunità offerte da questa vasta terra per piantare nuove vigne lungo tutta la sua estensione.
In regioni come la valle settentrionale di Limarí, il terreno arido e la vicinanza all’oceano Pacifico creano condizioni ideali per la produzione di vini pregiati, come il famoso Chardonnay. Grazie al fenomeno della camanchaca, una nuvolosità che si forma durante la notte proveniente dall’oceano, il clima risulta ideale per varietà come Chardonnay e Pinot Noir, che richiedono un’esposizione moderata al sole per preservare la freschezza e l’acidità naturale.
Ma non è solo Limarí a offrire opportunità uniche. Progetti come quello di Montes sull’isola remota di Añihué, a 42° a sud dell’Equatore, mostrano come viticoltori audaci siano disposti a sfidare la natura e a sperimentare nuovi territori per la produzione di vino. Tra beaver, composti chimici e condizioni climatiche estreme, la viticoltura in Cile si sta evolvendo verso territori inesplorati.
Anche a sud, nella regione di Patagonia, Viticultori come Ventisquero stanno sfruttando il clima secco e ventoso per produrre vini unici, caratterizzati da una freschezza e acidità straordinarie. L’aggiunta di due nuove Denominazioni di Origine per il vino nell’isola di Pasqua e nell’arcipelago di Chiloé mostra come l’industria vinicola cilena stia guardando a nuovi orizzonti, pronta a sfidare le condizioni climatiche estreme e a innovare nel settore.
In un paese di estremi come il Cile, i viticoltori sono pronti a osare e a spingersi oltre i confini tradizionali della produzione vinicola, creando vini unici che raccontano la storia di un territorio selvaggio e incontaminato.