Indagine in corso su distribuzione di bevande a New Delhi

La polizia di New Delhi, attraverso la sua unità anticorruzione, ha ampliato le indagini sulla distribuzione di alcolici nella città. Si ritiene ampiamente che l’indagine stia esaminando le transazioni tra la maggior parte dei grandi distillatori che hanno fornito gli esercizi gestiti dal governo tra il 2017 e il 2020, e come quelle agenzie possano […]

Aug 19, 2024 - 18:30
 4
Indagine in corso su distribuzione di bevande a New Delhi

La polizia di New Delhi, attraverso la sua unità anticorruzione, ha ampliato le indagini sulla distribuzione di alcolici nella città. Si ritiene ampiamente che l’indagine stia esaminando le transazioni tra la maggior parte dei grandi distillatori che hanno fornito gli esercizi gestiti dal governo tra il 2017 e il 2020, e come quelle agenzie possano aver effettuato pagamenti anticipati in cambio di sconti.

L’indagine sta valutando se ci siano state irregolarità in questo processo e se gli sconti concessi agli esercizi in monopolio di stato dai fornitori fossero conformi alle leggi locali sull’alcol. Il CEO di United Spirits, la filiale indiana di Diageo e alto dirigente dell’azienda, Hina Nagarajan è stata convocata il 26 luglio per comparire davanti alla polizia di New Delhi.

Reuters ha riportato che United Spirits ha successivamente ottemperato a una richiesta ufficiale di fornire estratti conto e documentazione delle transazioni finanziarie con le agenzie della città di Delhi relativamente ai tre anni in questione. Né la polizia né Diageo hanno commentato le notizie, ma si suggerisce che l’indagine si stia ampliando e che le pratiche commerciali della maggior parte dei fornitori siano coinvolte nella verifica.

Diageo ha precedentemente descritto il caso di Delhi come un “normale esercizio di informazioni e acquisizione di fatti” e ha dichiarato di cooperare con le autorità. Ha aggiunto di ritenere che avrebbero potuto essere inviati avvisi di polizia anche ad altri produttori.

Si tratta di un caso separato da quello che coinvolge il rifiuto delle autorità di Delhi di rinnovare la licenza di Pernod Ricard per operare in città, anche se questo caso riguarda presunte violazioni commerciali. Delhi ha temporaneamente posto fine al monopolio di stato sulle vendite di alcol tra il 2000 e il 2022, consentendo ai commercianti privati di diventare rivenditori.

L’accusa, contestata da Pernod Ricard, è che il gruppo francese abbia autorizzato prestiti bancari ai rivenditori in cambio dell’approvvigionamento di quantità minime dei suoi prodotti. Delhi è tornata a un monopolio delle vendite gestito dallo stato, ma ha rifiutato di rinnovare la licenza di Pernod Ricard fino a quando questa indagine non sarà conclusa e le accuse di corruzione contro i funzionari dell’azienda non saranno affrontate dai tribunali.

Pernod Ricard sta anche combattendo l’accusa di aver sottostimato in precedenza le importazioni di distillati sfusi in India per ottenere un vantaggio tariffario. Nello stesso caso, rischia una multa potenziale di 250 milioni di dollari.