Keystone sta trasformando le sue acquisizioni di birrifici in un “disastro orribile”?

Keystone sta rovinando le sue acquisizioni di birrifici?

L’ex birraio di Purity, che è riuscito a sfuggire dal lavoro per Keystone Brewing Group, ha dichiarato che la società di private equity non ha mai compreso il valore di quell’acquisizione.

Parlando esclusivamente a the drinks business, il capo birraio di Woodforde’s Brewery, Aaron Taubman, ex di Purity, ha detto: “Purity era come un diamante. Ma non penso che Keystone abbia mai capito veramente quanto fosse buona Purity”.

Taubman, che ha lavorato al birrificio Purity nel Warwickshire per oltre dieci anni, ha lasciato l’azienda all’inizio dell’anno ed è entrato a far parte di Woodforde’s Brewery nel Norfolk. La sua uscita dal suo ruolo in Purity è coincisa con l’acquisto dell’azienda da parte di Keystone (precedentemente nota come Breal Group), che aveva già acquisito il Black Sheep nello Yorkshire e le birrerie di Londra Brew By Numbers e Brick Brewery prima di consolidare le attività e spostare la produzione di birra nello Yorkshire.

Ma Taubman, che ha ancora amici ed ex colleghi a Purity, ha detto a db: “Per quanto riguarda Brick e Brew By Numbers, stanno effettivamente producendo alcune di quelle birre anche presso Purity ora e non solo presso il Black Sheep. E da quello che sento dire a Purity, stanno facendo cose assolutamente terribili. Inoltre, sento dire che anche il Black Sheep è diventato un vero disastro”.

Taubman ha studiato produzione di birra presso l’Istituto di Tecnologia Siebel a Chicago e ha già vinto cinque medaglie al Great American Beer Festival per le sue birre, ed è stato una parte integrante di Purity e delle sue competenze nella produzione di birra prima di trasferirsi a Woodforde’s.

“Ho ancora amici lì ed è davvero triste”, ha aggiunto.
Da quando Taubman è arrivato a Woodforde’s, ha introdotto una gamma di birre artigianali chiamata New World Brewing e una birra lager inglese nel portafoglio tradizionale del birrificio del Norfolk.

Taubman si è lamentato: “Avevo la sensazione che Purity non potesse fare altro”.

All’inizio dell’anno, fonti vicine alla situazione hanno avvertito: “Breal sta facendo tutto il possibile per nascondere il fatto che tutti stanno scappando e che tutti questi birrifici stanno perdendo le loro identità perché si tratta di soldi, non di birra o persone o anche del rispetto dell’integrità del birrificio o dei suoi marchi. Questi sono solo assetti che verranno scaricati più avanti sulla strada”.

Anche l’amministratore delegato del Black Sheep Brewery, Charlene Lyons, ha lasciato silenziosamente l’azienda con sede nello Yorkshire dopo quasi un decennio in carica.

La società di private equity Breal Group, alias Keystone, ha lavorato storicamente con i settori dell’acciaio e dell’aviazione ed ha sede a Cavendish Square a Londra, è guidata da Brent Osborne e Alan McLaren.

All’inizio dell’anno, un portavoce della società di private equity ha assicurato che “non abbiamo piani esistenti per consolidare Purity in nessun altro birrificio” e ha dichiarato che “Purity potrà utilizzare l’intero team vendite di Breal Brewing in tutto il paese, per ottenere maggiori risultati”.

Breal/Keystone è stato contattato per ulteriori commenti sulla sua consolidazione delle attività di produzione di birra, ma fino ad ora è rimasto in silenzio.