L’importanza dei vini e dei frizzanti in Italia: cresce il consumo di spritz e aperitivi
Il dossier “Focus Vini e Frizzanti” del Corriere Vinicolo mette in evidenza l’importanza delle bollicine nel mercato vinicolo italiano, sia a livello nazionale che internazionale. Negli ultimi anni, le bollicine hanno vissuto alti e bassi, con una contrazione nel 2022 seguita da una ripresa l’anno successivo. Questo settore è in continuo cambiamento, con modifiche nei […]
Il dossier “Focus Vini e Frizzanti” del Corriere Vinicolo mette in evidenza l’importanza delle bollicine nel mercato vinicolo italiano, sia a livello nazionale che internazionale.
Negli ultimi anni, le bollicine hanno vissuto alti e bassi, con una contrazione nel 2022 seguita da una ripresa l’anno successivo. Questo settore è in continuo cambiamento, con modifiche nei gusti dei consumatori e nuove modalità di consumo. Le etichette tradizionali come Pignoletto, Lambrusco, Bonarda e Ortrugo hanno risentito di questa evoluzione, mentre i vini bianchi stanno emergendo sempre di più, soprattutto tra i giovani che apprezzano bevande fresche e a bassa gradazione alcolica.
La concorrenza dagli spumanti e dai nuovi cocktail e miscele sta spingendo il settore a reinventarsi, accettando di diventare ingredienti per nuove combinazioni e aperitivi alla moda. Questa “evoluzione della specie” del vino sta ridefinendo il panorama del settore, dando sempre più spazio agli aperitivi, alle basse gradazioni alcoliche e alle bollicine che piacciono ai consumatori più giovani.
Secondo i dati dell’Osservatorio del vino di Uiv, le esportazioni di vini frizzanti hanno registrato una crescita nel 2023, trainate soprattutto dai vini bianchi veneti come il Prosecco. Tuttavia, in Italia il mercato interno dei frizzanti in grande distribuzione sta subendo un arretramento, con una diminuzione nel primo semestre del 2024. I discount premiano i rossi e i rosati a scapito dei bianchi, mentre gli spumanti restano i principali competitor dei frizzanti.
Le Denominazioni di Origine Protetta (Dop) e le Indicazioni Geografiche Protette (Igp) rappresentano l’80% del volume globale di esportazioni di vini frizzanti nel mondo, con un aumento significativo per i comuni, gli Igp e i Dop. La Germania resta il principale mercato per i Dop, mentre gli Stati Uniti sono il primo mercato per gli Igp. Le esportazioni verso l’Ucraina stanno mostrando una ripresa.
In conclusione, il mercato dei vini frizzanti in Italia sta attraversando un periodo di trasformazione e adattamento alle nuove tendenze dei consumatori, con una maggiore attenzione agli aperitivi, alle basse gradazioni alcoliche e alle nuove combinazioni di bevande. La flessibilità e la capacità di innovazione saranno fondamentali per il successo dei produttori e dei distributori.