Nomisma spiega le difficoltà del settore ortofrutticolo italiano

Il settore ortofrutticolo italiano sta affrontando diverse difficoltà secondo l’analisi dell’Osservatorio Ortofrutta di Nomisma. Negli ultimi dieci anni, la redditività dei prodotti ortofrutticoli italiani è diminuita del 6%, situazione aggravata dalla dipendenza dal mercato interno e dalla mancanza di una solida aggregazione produttiva e organizzazione distributiva.

Inoltre, il sistema portuale e doganale inefficiente e il ritardo sul trasporto intermodale stanno ostacolando l’export sostenibile. Queste problematiche strutturali hanno portato l’Italia a scendere nel ranking dei maggiori esportatori mondiali di ortofrutta, con la Spagna che ha invece registrato una crescita significativa nel commercio estero.

A livello nazionale, nonostante la necessità di contenerne le spese a causa dell’inflazione, le famiglie italiane continuano ad acquistare frutta e verdura. Tuttavia, i volumi venduti sono in diminuzione, influenzati soprattutto dal prezzo. La stagionalità, la freschezza e la qualità sono invece elementi che guidano le scelte d’acquisto dei consumatori.

Il cambiamento climatico ha generato nuove fitopatologie che hanno ridotto le superfici coltivate in Italia, con conseguenti perdite per alcune colture, ma con incrementi per altre come il kiwi e i piccoli frutti. L’Italia, una volta leader nell’esportazione di ortofrutta, è ora diventata un importatore netto, con un aumento delle importazioni di avocado e banane negli ultimi anni.

In conclusione, il settore ortofrutticolo italiano sta affrontando sfide importanti che richiedono interventi mirati per migliorare la redditività e la competitività sul mercato globale.